Da Leader a E-leader: nuove sfide per l’HR Management

Il mondo dell’HR Management ha di fronte a sè oggi la possibilità di un nuovo spazio d’azione.

Multinazionali, multi-site ma, in generale, tutte le aziende che hanno saputo maturare post pandemia aspetti come quello della flessibilità hanno e stanno facendo leva su manager sempre più “E-leader”, leader digitali, con competenze di gestione dei flussi e dei processi sempre più dematerializzati e lontani. In conseguenza di ciò, lo spazio di azione dei manager esce dal confine fisico dell’azienda e raggiunge gruppi di lavoro dove viene meno il controllo diretto sui dipendenti. Ecco che, quindi, diventa di fondamentale importanza nel settore del HR Management sviluppare nuove competenze, al fine di creare gruppi che, per quanto fisicamente distanti, siano quanto più efficaci e con spirito di collaborazione, all’interno di una condivisione comune di obiettivi. Questo è il fattore centrale per lo sviluppo e il successo di qualsiasi azienda.

Secondo l’opinione di Jo Owen, esperto di HR management e consulente per oltre 100 delle principali aziende globali, per gestire i dipendenti e i collaboratori di un’azienda è importante dare vita ad un network di alleati sia interni che esterni al’azienda, una sorta di rete che si basi sulla fiducia reciproca e sulla credibilità.

In maniera più specifica, lo stesso Owen spiega che la costruzione di una rete di connessioni parte dal cuore e non dalla mente. Essere in gradi di coinvolgere emotivamente i partner è il punto nodale per costruire quella rete di alleati di cui si ha necessità. In breve, mostare interesse alla vita dei dipendenti e dei collaboratori, alle loro passioni e alle loro carriere lavorative e professionali è un modo per entrare in empatia e in sintonia con le proprie risorse umane.

Tre chiavi di un E-leader: credibilità, promesse e valori

Costruire un rapporto di fiducia tra l’HR Manager e il suo team, dove si condividono obiettivi e valori aziendali, significa instaurare un interesse reciproco.

Dal basso di costruisce poi la credibilità, iniziando da piccole promesse ma tangibili in grado di essere mantenute.

Un altro aspetto cardine nella creazione di un network basato sulla fiducia è la percezione del rischio: quanto più un manager sarà in grado di abbassare il rischio, tanto più il proprio team sarà motivato a cooperare con lui.

HR Management: mai dare per scontato l’obiettivo

Allineare i team di lavoro sugli obiettivi da raggiungere è importante. Ciò, però, che è ancora più importante è spiegare perchè l’obiettivo è rilevante. Infatti, il manager non può pretendere che i propri dipendenti e/o collaboratori capiscano fin da subito le motivazioni legate all’importanza di quell’obiettivo aziendale. A volte, potrebbero persino dare un’interpretazione diversa. Un buon E-leader deve essere in grado di far interiorizzare gli obiettivi al proprio team di lavoro, dando vita ad una cooperazione produttiva.

Altro aspetto fondamentale per un buon E-leader è quello di non commettere l’errore che i propri team li seguiranno spontaneamente grazie alle loro capacità di leadership. A dire il vero, spesso i dipendenti e i collaboratori si adeguano anche a pessimi manager poichè valutano il rischio di licenziamento troppo alto o comunque una minaccia. Sempre Jo Owen, esperto in management aziendale, afferma che l’obbedienza non porta al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Gli HR Manager più efficaci sono quelli che cercano di stipulare un contratto di tipo psicologico con le persone che hanno sotto di sè attraverso un sistema che mette in sinergia tre elementi: una strategia semplice ma chiara, la creazione di un team adatto e la definizione di un budget.

Se vuoi conoscere le nostre soluzioni HR Management, puoi richiedere ai nostri Consulenti del Lavoro un preventivo gratuito e senza impegno!