Fringe benefit in busta paga: novità 2024
Chi sono i destinatari dei fringe benefit?
Beni e servizi che rientrano e non nel nuovo limite di esenzione
Come ed entro quanto erogare i fringe benefit in busta paga?

Dal disegno della della legge di Bilancio si prevede per l’anno 2024 un incremento dei fringe benefit in busta paga. Più nello specifico, l’incremento dei fringe benefit a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico e fino al valore di 1.000 euro per tutti gli altri lavoratori. Tra le novità per l’anno 2024 risiede anche la possibilità di considerare nei nuovi limiti di esenzione il pagamento dell’affitto o del mutuo sulla prima casa.
Fringe benefit in busta paga: novità per l’anno 2024
Tra le misure inserite nella legge di Bilancio per l’anno 2024 è stata annunciata la ridefinizione del limite di esenzione per i fringe benefit da erogare in busta paga. Questa misura prevede un innalzamento strutturale dagli attuali 258,23 euro a 1000 euro per tutti i lavoratori e a 2.000 per quelli con figli a carico.
Tra questa novità si potrà considerare nei nuovi limiti di esenzione anche il pagamento dell’affitto o del mutuo sulla prima casa. Inoltre, per dare continuità alle misure previste per l’anno 2023, è probabile che anche per l’anno successivo rientrerà il pagamento delle utenze domestiche (acqua, luce e gas).
Siamo in attesa del testo definitivo, in approvazione da parte del Parlamento entro il prossimo 31 dicembre 2023.
Chi potrà beneficiare dei fringe benefit in busta paga?
Come annunciato sopra, siamo in attesa del testo definitivo. Tuttavia, la misura prevede la possibilità di beneficiare dei fringe benefit per tutti i lavoratori dipendenti.
L’innalzamento a 2.000 euro viene destinato a tutti i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Mentre a 1.000 euro annui viene destinata alla generalità dei lavoratori.
Si intende a carico il figlio/familiare che ha un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili, ed elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni.
Beni e servizi che rientrano per il raggiungimento del limite di esenzione
Riepiloghiamo i beni e servizi che possono essere considerati ai fini del raggiungimento del limite di esenzione di 1.000 o 2.000 euro:
- buoni spesa
- buoni benzina
- ricariche telefoniche
- buoni acquisto amazon, zalando
- regali e cestini natalizi
- autovettura ad uso promiscuo
- interessi su prestiti
- polizza assicurativa extra professionali
- fabbricati concessi in uso abitativo, senza obbligo di dimora
- pagamento dell’affitto o del mutuo sulla prima casa
- possibile conferma o rimborso delle utenze domestiche
Come e quando erogare i fringe benefit in busta paga?
In attesa di applicazione delle modifiche in forma strutturale e in relazione all’anno di imposta 2024, precisiamo che l’art. 15 comma 1 sul reddito da lavoro dipendente del TUIR considera percepiti nel periodo di imposta anche le somme e i valori corrisposti fino alla data del 12 gennaio 2025 (principio di cassa allargato).
Di conseguenza, il rimborso delle spese dovrà essere effettuato con le competenze erogate entro e non oltre il 12 gennaio dell’anno successivo.
Infine, beni e servizi erogati assumeranno una rilevanza a livello di reddito nel momento in cui entreranno a far parte della disponibilità del lavoratore dipendente. Questa utilità dovrà esercitarsi entro e non oltre il 12 gennaio dell’anno successivo, indipendentemente dal fatto che il servizio possa essere fruito in un secondo momento.