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Nuovo CCNL Ristorazione e Pubblici Esercizi: cosa cambia davvero per aziende e lavoratori?

    Nuovo CCNL Ristorazione e Pubblici Esercizi, cosa cambia davvero per aziende e lavoratori

    Il 5 giugno 2024 è stato firmato il rinnovo del CCNL Pubblici Esercizi, Ristorazione e Turismo, valido dal 1° giugno 2024 fino al 31 dicembre 2027. L’accordo, siglato tra FIPE Confcommercio, Legacoop, CONFCOOPERATIVE, AGCI Servizi e i sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs, introduce importanti novità su stipendi, premi, welfare e tutele per i lavoratori.

    Tra i punti salienti c’è l’aumento dei minimi retributivi, distribuito in 5 scaglioni annuali: il primo è entrato in vigore dal 1° giugno 2024, il secondo scatterà dal 1° giugno 2025, portando un ulteriore incremento degli stipendi base per tutti i livelli contrattuali.

    Vediamo insieme, con un linguaggio semplice, tutte le novità da conoscere.


    Aumenti in busta paga: quanto cresce lo stipendio?

    Gli aumenti sono distribuiti in 5 tranche (dal 2024 al 2027) e variano a seconda del livello di inquadramento. Ad esempio:

    • Livello 1: si passa da 1.463 € nel 2024 a 1.665 € a dicembre 2027
    • Livello 4: da 1.087 € a 1.237 € nello stesso arco temporale

    Anche nei pubblici esercizi minori e stabilimenti balneari sono previsti adeguamenti simili.


    Premi di risultato se manca l’accordo aziendale

    Se entro ottobre 2026 non viene sottoscritto un accordo di secondo livello sul premio di produttività, è previsto un bonus una tantum da erogare a novembre 2027:

    • Fino a 186 euro per i livelli più alti
    • 112 euro per i livelli più bassi

    I premi possono anche essere convertiti in welfare aziendale, se previsto da accordo interno.


    Tutele più forti per genitori e donne

    Ottime notizie per chi è in maternità o paternità: i periodi di congedo ora contano ai fini del calcolo di tredicesima, quattordicesima e ferie. Una misura concreta per non penalizzare chi decide di diventare genitore.

    Inoltre, le lavoratrici vittime di violenza di genere hanno diritto a:

    • 90 giorni retribuiti di congedo in 3 anni
    • Altri 90 giorni di aspettativa pagata al 100%
    • Richiesta di part-time, trasferimento o rientro al full-time


    Ferie e ROL: maturano anche in maternità

    Dal nuovo contratto è chiaro: ferie e permessi non si perdono durante maternità, paternità o congedi parentali. Una vittoria di civiltà per la conciliazione vita-lavoro.


    Aumenti per QUAS e Fondo Est

    • Per i quadri, il contributo a QUAS aumenta gradualmente fino a 430 € annui (380 € a carico azienda + 50 € lavoratore).
    • Per tutti i lavoratori, dal 1° gennaio 2027, il contributo aziendale a Fondo Est sale a 15 € al mese.

    Se il datore di lavoro non versa quanto dovuto, dovrà pagare 16 € lordi extra al mese in busta paga per ogni lavoratore.


    Nuove mansioni e classificazioni aggiornate

    Il contratto introduce nuovi profili professionali e aggiorna le declaratorie dei livelli, eliminando quelli ormai superati. Le aziende dovranno presto verificare la coerenza dei profili interni: il supporto del consulente del lavoro sarà fondamentale.