
La Legge di Bilancio 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre scorso, si concentra su interventi fiscali, agevolazioni per le imprese e sostegno alle famiglie.
Il provvedimento punta a sgravare il carico fiscale sui cittadini, con un focus particolare sui lavoratori dipendenti e i pensionati a basso e medio reddito.
Sono stanziate risorse in materia di lavoro per favorire le nuove assunzioni, i premi di produttività e i fringe benefit, e per sostenere le famiglie numerose, promuovendo così il benessere sociale.
Ecco i principali interventi:
- Cuneo Fiscale
- Aliquote IRPEF
- Congedi parentali e bonus asilo nido
- Mamme lavoratrici
- Scuole paritarie
- Fondo Dote Famiglia
- Detrazioni fiscali
- Previdenza
- Nuove assunzioni
- Premi di produttività
- Fringe benefit
- Flat tax 15%
- Auto aziendali ad uso promiscuo
Taglio Cuneo Fiscale
Cuneo fiscale tagliato per oltre 3 milioni di contribuenti
Il taglio del cuneo fiscale, già introdotto in via sperimentale negli anni precedenti, diventa ora strutturale e si estende a una platea ancora più ampia. Grazie a questa misura, oltre 3 milioni di contribuenti con redditi fino a 40.000 euro.
Come funziona?
Per i redditi fino a 20.000 euro, il taglio avviene direttamente sui contributi. Per le fasce di reddito tra 20.000 e 40.000 euro, invece, è prevista una detrazione fiscale di 1.000 euro fino a 32.000 euro. Questa detrazione diminuisce gradualmente fino ad annullarsi per i redditi più alti all’interno della fascia, tra i 32.000 e i 40.000 euro.
L’IRPEF cambia faccia: aliquota agevolata per i redditi più bassi
La revisione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, introdotta con successo nel 2024, diventa ora una realtà permanente. Questa importante novità fiscale porta con sé numerosi vantaggi per i contribuenti italiani.
Cosa cambia?
I redditi fino a 28.000 euro all’anno godranno di un’aliquota del 23%, un’aliquota unica e più bassa rispetto al passato. Questo significa più soldi in tasca per milioni di lavoratori dipendenti e pensionati.
Arriva il bonus bebè da 1.000€: un aiuto concreto per le famiglie
Dal 1° gennaio 2025, le famiglie italiane con un figlio potranno contare su un importante sostegno economico: il bonus bebè di 1.000 euro. Un’ottima notizia per tutte le coppie che desiderano allargare la famiglia o che hanno appena accolto un nuovo membro.
Chi può richiederlo?
Il bonus è destinato a tutte le famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro annui e che hanno avuto un figlio (nato o adottato) a partire dal 1° gennaio 2025.
Congedi parentali più lunghi e bonus asilo nido potenziato
Il Governo ha deciso di rafforzare le misure a sostegno delle famiglie con figli, introducendo importanti novità in materia di congedi parentali e bonus asilo nido.
Congedi parentali più lunghi
A partire da quest’anno, i genitori potranno godere di un periodo di congedo parentale indennizzato all’80% più lungo: ben tre mesi complessivi entro il sesto anno di vita del figlio. Questa misura permette alle famiglie di dedicare più tempo ai propri bambini nei primi anni di vita.
Bonus asilo nido potenziato
Anche il bonus asilo nido subisce un importante potenziamento. Per i bambini nati dal 2024, le famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro potranno beneficiare di un bonus fino a 3.600 euro annui, indipendentemente dal numero di figli a carico. Questa misura rende l’asilo nido più accessibile a tutte le famiglie, favorendo l’inserimento dei bambini nella vita sociale e promuovendo l’uguaglianza delle opportunità.
Mamme lavoratrici: l’esonero contributivo è stato esteso
Il bonus mamme è stato rafforzato, offrendo un sostegno economico ancora più ampio a tutte le donne che conciliano lavoro e maternità.
Dal 2025, le mamme lavoratrici con almeno due figli beneficeranno di un esonero contributivo fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. A partire dal 2027, questo beneficio sarà esteso fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo per le mamme con tre o più figli.
Chi può beneficiarne?
A partire dal 2025, il bonus spetta a tutte le lavoratrici madri, indipendentemente dal tipo di contratto (tempo indeterminato, determinato o autonome) e dal regime fiscale scelto. L’unica condizione è avere un reddito annuo non superiore a 40.000 euro.
Scuole paritarie: aumentano le detrazioni
A partire da quest’anno, le famiglie che scelgono di far frequentare ai propri figli una scuola paritaria potranno beneficiare di un maggiore sostegno economico. Il tetto delle detrazioni fiscali per le spese scolastiche è infatti aumentato a 1.000 euro.
Fondo Dote Famiglia: un aiuto per le famiglie con figli tra i 6 e i 14 anni
Il Governo ha istituito un nuovo fondo, il Fondo Dote Famiglia, destinato a sostenere le famiglie con figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Con una dotazione iniziale di 30 milioni di euro per il 2025, questo fondo rappresenta un importante sostegno economico per le attività extrascolastiche dei ragazzi.
Chi può beneficiarne?
Possono accedere al Fondo Dote Famiglia tutte le famiglie con un ISEE non superiore a 15.000 euro annui e con figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni.
A cosa serve il fondo?
Il fondo è destinato a finanziare attività extrascolastiche sportive e ricreative di vario tipo, come:
- Corsi di lingua straniera
- Attività sportive
- Lezioni di musica o di uno strumento
- Iscrizioni a centri estivi
- Partecipazione a viaggi di istruzione
Novità sulle detrazioni fiscali: cosa cambia nel 2025?
Un tetto massimo per i redditi più alti
A partire dal 2025, i contribuenti con un reddito superiore a 75.000 euro vedranno limitate le detrazioni fiscali. Questo significa che non potranno più usufruire di tutte le detrazioni a cui avevano diritto in precedenza.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni importanti:
- Famiglie numerose: Le famiglie con più di due figli a carico
- Spese sanitarie e mutui: Le spese sanitarie sostenute e i mutui contratti entro il 31 dicembre 2024 non sono soggetti al nuovo limite.
- Investimenti in startup e PMI innovative: Anche gli investimenti in queste tipologie di aziende restano esclusi dal tetto massimo.
Quali sono i nuovi limiti?
- Tra 75.000 e 100.000 euro: La detrazione massima è di 14.000 euro.
- Tra 100.000 e 120.000 euro: La detrazione massima scende a 8.000 euro.
Stop alle detrazioni per i figli maggiorenni
Un’altra novità riguarda le detrazioni per i figli maggiorenni. A partire dal 2025, non sarà più possibile detrarre le spese sostenute per i figli che hanno compiuto 30 anni, fatta eccezione per i figli disabili.
Novità in materia di previdenza: più flessibilità e sostegno per i lavoratori
La nuova manovra introduce importanti cambiamenti nel sistema previdenziale, con l’obiettivo di favorire la permanenza al lavoro e garantire un sostegno maggiore ai pensionati.
Incentivi per restare al lavoro
- Bonus Maroni ampliato: Viene esteso il bonus che prevede la detassazione dei contributi versati dai lavoratori che, pur potendo andare in pensione anticipata, decidono di rimanere in servizio. Questo incentivo è stato ampliato per includere anche coloro che entro la fine del 2025 matureranno i requisiti per il pensionamento anticipato.
Più flessibilità per la pensione
- Anticipo a 64 anni: Viene introdotta la possibilità di andare in pensione a 64 anni, cumulando la previdenza obbligatoria con quella complementare.
- Conferma delle misure attuali: Vengono confermate per il 2025 le misure di uscita anticipata già esistenti, come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna.
Aumenti per le pensioni minime
- Aumenti significativi: Le pensioni minime verranno aumentate del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026, un incremento superiore a quello che sarebbe stato previsto considerando solo l’inflazione.
- Sostegno ai più fragili: Anche i pensionati over 70 in condizioni di disagio e i titolari di assegno sociale beneficeranno di aumenti.
Un’opportunità per far crescere la tua azienda e creare nuovi posti di lavoro
Il bonus “più assumi, meno paghi” è stato prorogato per i prossimi tre anni, offrendo alle imprese e ai professionisti un incentivo ancora più forte per creare nuovi posti di lavoro.
Come funziona?
Chi assume un nuovo dipendente a tempo indeterminato può beneficiare di una deduzione del 20% sui costi del lavoro. Questo significa pagare meno tasse sul salario del nuovo dipendente.
E c’è di più!
Per alcune categorie di lavoratori, come:
- Disabili
- Giovani under 30
- Mamme con almeno due figli
- Donne vittime di violenza
- Ex percettori del reddito di cittadinanza
la deduzione può arrivare fino al 130%!
Ora i premi di produttività sono ancora più convenienti
La detassazione dei premi di produttività è stata prorogata fino al 2027. Questo significa che potrai godere di un’imposta sostitutiva ridotta al 5% su queste somme, invece del 10% precedente.
Cosa significa in pratica?
Questa misura incentiva le aziende a riconoscere i risultati dei propri dipendenti attraverso premi e bonus, e allo stesso tempo agevola i lavoratori, che vedranno aumentare il loro potere d’acquisto.
Buone notizie per i lavoratori: i fringe benefit sono confermati e ampliati
Vantaggi fiscali per i dipendenti e incentivi per le aziende
Il Governo ha deciso di confermare e ampliare le agevolazioni fiscali sui fringe benefit per i prossimi tre anni (2025-2027). Questa misura permette ai datori di lavoro di offrire ai propri dipendenti una serie di vantaggi aggiuntivi, come buoni pasto, buoni benzina o contributi per l’istruzione, senza che questi vengano tassati.
Cosa significa in pratica?
- Soglie di esenzione invariate: Per i dipendenti senza figli, la soglia di esenzione rimane fissata a 1.000 euro annui, mentre per quelli con figli sale a 2.000 euro annui.
- Nuova agevolazione per i nuovi assunti: Per i lavoratori assunti a tempo indeterminato con un reddito annuo inferiore a 35.000 euro che accettano di trasferirsi in un’altra città (a oltre 100 km di distanza), l’azienda potrà rimborsare loro fino a 5.000 euro annui per le spese di affitto e manutenzione della nuova casa, senza che queste somme siano tassate per i primi due anni.
Aumenta la soglia per la flat tax al 15%
Per i lavoratori dipendenti o pensionati, c’è una novità che farà sicuramente piacere. La soglia di reddito per poter beneficiare della flat tax al 15% è stata infatti aumentata da 30.000 a 35.000 euro annui.
Cambia la tassazione per le auto aziendali ad uso promiscuo.
La Legge di Bilancio 2025 ha rivoluzionato il modo di calcolare il fringe benefit per le auto aziendali. A partire dal 1° gennaio 2025, il sistema precedente, basato sulle emissioni di CO2, è stato sostituito da un nuovo metodo che considera la tipologia di alimentazione del veicolo, penalizzando le auto a benzina e diesel e favorendo quelle elettriche e ibride.
Scegliendo veicoli elettrici o ibride plug-in, le aziende possono ridurre i costi legati al fringe benefit. Il nuovo sistema di calcolo, basato sulle tabelle ACI e sulla tipologia di alimentazione, rende queste opzioni economicamente più vantaggiose rispetto alle auto tradizionali.