
Il tuo business sta attraversando un periodo complicato? Prima di pensare ai licenziamenti, c’è uno strumento da conoscere bene: il contratto di solidarietà. Parliamo di un ammortizzatore sociale pensato per ridurre l’orario di lavoro senza perdere il posto, con il supporto economico dell’INPS.
Cos’è il contratto di solidarietà?
Il contratto di solidarietà è un accordo tra azienda e sindacati che permette di ridurre l’orario di lavoro per evitare licenziamenti. Il vantaggio? I lavoratori ricevono comunque gran parte della retribuzione grazie all’integrazione salariale dell’INPS, che copre l’80% della retribuzione persa.
Come funziona in pratica?
- L’azienda concorda la riduzione di orario con le rappresentanze sindacali;
- L’orario può essere tagliato fino al 60% su base giornaliera, settimanale o mensile;
- L’accordo può durare fino a 24 mesi, con possibilità di proroga per altri 24;
- La parte di stipendio persa viene anticipata in busta paga dall’azienda e poi rimborsata dall’INPS.
Un buon modo per gestire i periodi di crisi aziendale senza dover perdere competenze interne o ricorrere alla cassa integrazione ordinaria.
Tipologie di contratto di solidarietà
Ci sono diverse forme di contratto di solidarietà, vediamole:
Solidarietà difensiva
La più comune. Serve a evitare esuberi in situazioni di crisi aziendale. Vale per le aziende che rientrano nella CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria), quindi con almeno 15 dipendenti.
Solidarietà espansiva
Poco usata, ma interessante: riduce l’orario per creare spazio a nuove assunzioni. Una mossa utile per far crescere l’organico in modo sostenibile.
Perché conviene: vantaggi per aziende e lavoratori
Per l’azienda | Per il lavoratore |
Mantiene i dipendenti in forza | Non resta senza stipendio |
Riduce costi con sgravi fino al 35% | Mantiene ferie, TFR, malattia, maternità |
Evita licenziamenti dolorosi | Conserva il rapporto di lavoro attivo |
E anche se si lavora un po’ meno, l’INPS rimborsa l’80% della retribuzione persa. Una soluzione concreta per affrontare i momenti difficili senza spezzare l’equilibrio del team.
Come si attiva il contratto di solidarietà
- Incontro con le rappresentanze sindacali: da avviare entro 25 giorni (10 se l’azienda ha meno di 50 dipendenti).
- Invio della richiesta online all’INPS.
- Dopo l’ok, l’azienda anticipa l’integrazione in busta paga, che verrà poi rimborsata dall’Istituto.
Ricorda: l’accesso è riservato a situazioni di crisi aziendale. Per ristrutturazioni o riconversioni si va invece verso la cassa integrazione.
Il contratto di solidarietà è una via d’uscita intelligente per le aziende che vogliono tutelare il proprio team e affrontare un momento complicato con equilibrio. Offre vantaggi a tutti: l’impresa evita tagli, il lavoratore mantiene stabilità e reddito.
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