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Stipendi trasparenti in azienda: dal 2026 potrai conoscere la busta paga dei colleghi

    Una rivoluzione in arrivo per combattere il gender pay gap: le aziende dovranno garantire trasparenza salariale. Ecco cosa cambia con la nuova direttiva europea e perché è importante farsi trovare pronti.

    Dal 2026 sarà possibile conoscere la busta paga dei colleghi


    Addio misteri sugli stipendi: cosa prevede la nuova normativa

    Dal 7 giugno 2026, anche in Italia entreranno in vigore nuove regole che puntano dritto alla parità retributiva tra uomini e donne. Lo dice la Direttiva UE 2023/970, pensata per chiudere il divario salariale di genere, meglio noto come gender pay gap.

    Uno dei cambiamenti più forti? I lavoratori potranno sapere quanto guadagnano i colleghi che svolgono le stesse mansioni. Non solo: le aziende non potranno più impedire ai dipendenti di condividere o confrontare il proprio stipendio. Un bel salto in avanti sulla strada della trasparenza sul lavoro.


    Il gender pay gap in Europa: a che punto siamo

    Secondo i dati Eurostat 2023, in Europa le donne guadagnano in media il 12% in meno degli uomini a parità di lavoro. In alcuni Paesi il gap è ancora più marcato:

    • Lettonia: 19%
    • Austria: 18,3%
    • Germania: tra il 17,6% e il 18,3%
    • Repubblica Ceca: 18%

    Bruxelles vuole chiudere questo divario con nuove regole chiare per aziende e lavoratori.


    Cosa cambia concretamente per aziende e candidati

    Ecco le principali novità della Direttiva sulla trasparenza salariale:

    • Le aziende dovranno indicare la fascia di retribuzione già nell’annuncio di lavoro o, al massimo, prima del primo colloquio.
    • Vietato chiedere ai candidati quanto guadagnavano prima.
    • I lavoratori avranno diritto a sapere:

      • Il loro livello retributivo
      • Lo stipendio medio (diviso per genere) di chi svolge lo stesso ruolo

    • Niente più clausole di riservatezza sugli stipendi: parlare di soldi non sarà più un tabù.


    Perché prepararsi entro il 2026 è fondamentale

    Se sei un’azienda, il consiglio è di adeguarsi in tempo alla normativa per:

    • Evitare sanzioni e vertenze legali
    • Migliorare l’attractiveness per i talenti
    • Aumentare la fiducia e il coinvolgimento dei dipendenti
    • Potenziare la tua brand reputation come datore di lavoro equo e inclusivo

    Insomma, la trasparenza salariale non è solo un obbligo legale: è una vera leva strategica per crescere meglio.